giovedì, giugno 01, 2006

Notturna Calafuria - 28 Maggio 2006

Partecipanti: Mauro, Vittorio (Fotografo)
Immersione: Durata 63 Minuti, Max Prof. -30m, Temperatura 18°C

Gli amici subacquei spesso non sanno che sotto i litorali toscani è possibile trovare delle splendide colonie di corallo rosso , come abbiamo potuto vedere l’altra sera io e Mauro che siamo tornati in quel di Calafuria per scoprire meglio quei fondali che ci avevano colpito per la loro morfologia , grotte ed anfratti ovunque ricoperti da spugne e madrepore.
Appena arrivati controlliamo la scogliera per determinare il punto di discesa in acqua , intanto il Sole scende sull’orizzonte tingendo di rosso la scogliera che emana tutto il suo calore accumulato durante la giornata. Decidiamo di vestirci sulla strada e scendere con le attrezzature già montate caricate sulle spalle.Orientiamo le bussole quindi scendo in acqua per mettere la lampada strobo e dopo una rapida pinneggiata in superficie per 240 gradi si vede in lontananza sulla destra il ponte di calafuria che ci fa capire la nostra posizione sopra la cigliata, ci immergiamo, un ok e cominciamo a scendere.




Siamo a –15 mt quando Mauro penetra in un anfratto e lo ispeziona poi l’esplorazione continua,una seppia fa capolino dietro ad alcuni massi,e sparisce dentro un canyon . Prossimi ai –30mt le pareti si riempiono dei colori del corallo;vaste colonie ricoprono le pareti e le profonde spaccature,mescolandosi alle madrepore e ad alcune spugne .La parete rientra e forma sopra di noi un grande soffitto mentre più giù riesco a vedere le antenne di 6/7 aragoste di buona taglia , che illuminate cercano riparo nelle loro tane non permettendomi di fotografarle .



Mancano 5 minuti alla deco, dobbiamo risalire, di notte senza barca d’appoggio e senza una bombola d’ossigeno non è prudente andare oltre per cui risaliamo alcuni metri e facciamo rotta per il ritorno. Sulla parete,intanto, vedo una grande asinella cannabina, detta spugna canna per la sua forma caratteristica, e durante il ritorno notiamo oltre ai piccoli saraghi ed altri piccoli pesci ,una bella corvina ed un grosso tordo nero , o forse marvizzo che sonnecchia pigramente riparato da un sasso.




Ormai ,siamo in zona di rientro , quindi riemergiamo , ma la notte non ci permette di stabilire correttamente la nostra posizione infatti non sono poche le peripezie per recuperare lo strobo e guadagnare il corridoio d’uscita scivolando in superficie fra gli scogli semisommersi .Inaspettato,un grongo spaventato dalle nostre torce,ci taglia la strada., riesco a malapena a riprenderlo con la fotocamera ormai scarica mentre Mauro cerca di bloccarlo per darmi un po’ più di tempo da inquadrarlo.Usciti ,ci accingiamo alla macchina non prima di aver fatto il punto della serata e controllato i dati sui nostri computer : 63’ tempo di fondo, 18-19°c temperatura acqua e –30mt.la profondità massima raggiunta.

Laggiù , poco fuori Livorno,le navi alla fonda sotto il cielo stellato richiamano le menti a posti lontani, mentre noi si fa rientro a casa desiderosi di raccontare la nostra piccola avventura.

Finchè dura …..viva la vida siempre!

4 Comments:

At 11:10 PM, Blogger gavriol said...

Vittorio il pesce nella foto è un pagaro o una tanuta giovane ?è difficile identificarlo in foto per i colori e le pinne non dispiegate secondo me potrebbe essere un pagaro per la forma della testa ma la livrea è quella della tanuta.bisogna chiedere consiglio ai nostri biologi di fiducia il Bramanti e il suo studente Goblin,chi sà se loro possono svelarci l'arcano mistero.

 
At 10:52 PM, Blogger Mauro (Baronetto) said...

Ale, ma il Bramanti ci è già passato nel nostro Blog?
Per adesso non si è ancora fatto vivo in nessun commento. Se lo vedi chiediglielo.
Almeno se confondiamo polpi, con polipi abbiamo qualcuno che ci può correggere.
:)

 
At 10:12 AM, Anonymous Anonimo said...

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At 3:33 PM, Anonymous Anonimo said...

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