Relitto Equa - 10 Settembre 2006
Partecipanti: Mauro(Cineasta), Enrico, Gavriol, Mirco e Primo.
Immersione: Relitto Equa, profondità 40metri
Siamo tutti da Lorenzo, in procinto per partire per il relitto Concordia. Si scenderà io ed Enrico in Trimix, Ale in Nitrox 32 e Mirco e Primo con i Rebreather.
Relitto Concordia? Beh si, quello era il piano iniziale, ma purtroppo non siamo riusciti a trovare il pedagno quasi sicuramente affondato da qualche barca e quindi abbiamo dovuto ripiegare verso l'Equa.
Il viaggio in gommone risulta lungo, ma tutti veniamo presi dai racconti di un ragazzo (del quale non mi ricordo il nome), che racconta di lavorare nei sommergibili della marina militare, in qualità di instruttore di procedure di emergenza. In particolare ci racconta delle nuove procedure di reimersione.
Praticamente in caso di avaria del sommergibile risulterebbe possibile riemergere in pallonata con una specie di muta stagna che avvolge anche la testa, fino da una profondità di -180m. Questa muta viene gonfiata e lanciata verso la superficie, sgonfiandosi automaticamente in risalita con apposite valvole.
Il discorso si chiude appenna arrivati al pedagno dell'Equa e questo, stavolta, per fortuna non manca.
La visibilità in superficie non sembra buonissima, ma questo vuol dire poco quando ci si immerge su questo relitto. Il fondo fangoso e le correnti in profondità, rendono imprevedibile la visibilità fino al momento in cui ti ci ritrovi sopra.
Insomma andiamo giù rapidamente e putroppo il primo impatto è un torbone di tutto rispetto.
Però proprio davanti me vedo subito un bel polpo che si mette in posa per una foto. Il tempo di scattarla che vedo proprio dietro di lui, uno spledido nudibranco "godiva".
Mi metto a fotografarlo in tutte le posizioni e nel frattempo il mio compagno d'immersione, sparisce dentro il relitto. Alessandro mi vede solo e mi chiede dove sia Enrico, io non lo sò, gli rispondo :"Boh" già prevedendo cazziatone "giustificato" al debreefing.
L'effetto lucità del Trimix è sempre lampante ed evidentissimo. Mi fermerei in ogni centimetro quadrato del relitto a fotografare queste madrepore colorate sgargianti di colori forti e brillanti. Intanto, io ed Enrico ci ricongiungiamo in prossimità del cannone. Per lui questa è la prima immersione in Trimix, ma a giudicare da come indica da tutte le parti, direi che è allineato alle mie stesse sensazioni.
Intanto una forte corrente inizia a spazzare via il torbo e la parte più alta si apre in maniera da avere la visibilità di una decina di metri, ma il tempo è tiranno, i 15 minuti sono finiti ed Ale inizia a skakerare e sfanalare come un dannato. Mirco e Primo si mettono in posa davanti a me, mentre stò filmando.
Il tempo di riprenderli e si inizia la risalita.
La decompressione viene fatta in quattro tappe da -12m a -4.5m ed io per passare il tempo mi diverto a fotografare delle piccole meduse che girano a quelle quote e strani subacquei senza bombola.
Si esce dall'acqua e si ritorna al Diving, per il debreefing con cazziatone, come da programma.
In ogni caso rimango della mia idea, l'immersione profonda in Trimix e veramente un'altra cosa.
Ripeto : "Provare per credere".
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7 Comments:
Baronetto da quando hai comprato il giochino nuovo, ti distrai veramente troppo!!!
...ha fatto bene il Gavriol a farti il cazziatone!!!
:-)
Purtroppo è vero!
Complimenti, vedo che il "giochino" lavora veramente bene!
Bellissime foto... complimenti. Il video poi non ne parliamo.
Grazie per la passeggiata mattutina negli abissi.
Siete veramente forti.
Gustare i colori del fondo del mare dall'ufficio non è da tutti.
Continuate con il "giochino"... sarò partecipe con entusiasmo.
Vivi
Grazie per i complimenti Vivi, se ti è piaciuto questo figuriamoci il prossimo, quello fatto a Framura in notturna.
Il filmato e le foto sono stupende.
Per evitare la scritta Anonymous, seleziona Altro e scrivi il tuo nome nel campo che si apre.
Ciao.
Non mi fate passare da scassaballe ma la cazziata era d'obbligo quando due compagni si perdono di vista a 40 metri di profondità con visibilità ridotta e in un corso di specializzazione per cosidetti sub esperti.Vi assicuro che le pulsazioni del cuore aumentano a dismisura se sei la guida e ti ritrovi a cercare un sub in profondità,prende male davvero!Sicuramente il "giochino" funziona bene e anche Mauro comincia a prenderci la mano.Complimenti a Mauro che si è brevettato trimix diver con questa immersione.
Hai ragione Ale, infatti ho detto cazziatone giustificato.
Tra l'altro sò benissimo che quando si guida e si ha la responsabilità dell'immersione si è in una situazione psicologica ben diversa.
Due settimane fa mi ero lamentato io stesso del gruppo per un problema simile, dove io ero la guida.
Ma sai si predica bene e si razzola male...
Sicuramente la macchina fotografica è una fonte di distrazione molto forte.
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