Notturna agli scogli di Massa - 23 Giugno 2006
Partecipanti: Mauro, Alex (Fotografo)
Immersione: 82 minuti, prof: 15 metri, temp: 22 C°, visibilità: 20 m
Ci sono subacquei che partono per le regioni più sperdute della terra alla ricerca di emozioni forti. I più pratici si accontentano del mar rosso o delle maldive. Si cercano nelle profondità abissali i pesci più grandi e rari. Questi prodi partono e raggiungono dopo ore, giorni, il loro punto d’immersione.
Ma quanti possono dire di conoscere veramente le zone in cui abitano.
Quanti sanno che basta fare un tuffo tra gli scogli di Massa davanti all’Alberghiero per stupirsi della vita bentonica e delle piccole pareti che tappezzano le parti basse degli scogli a pochi metri di profondità. Insomma una vera sorpresa, che grazie ad una dritta di Lorenzo è stata riportata all’attenzione dei subacquei locali.
Alle otto di sera, io (Mauro) e Alex ci troviamo nella spiaggetta davanti all’alberghiero. Troviamo anche Pino con suo figlio, che non può seguirci per impegni di lavoro, ma ci assiste mentre ci prepariamo per l’immersione. Anche per lui il punto d’immersione non vale nulla, potrebbe giurare che al massimo sotto gli scogli ci siano 4-5 metri. Forse a ragione lui, così a guardare da fuori non si può che pensare la stessa cosa, ma invece……
Appena messa la testa in acqua nonostante il fondo sabbioso e anche fangoso, la visibilità è ottima, dobbiamo pinneggiare a lungo per portarci sotto gli scogli, ma ogni volta che si dà un’occhiata in acqua si continua a vedere chiaro il fondale che sembra essere intorno ai 5 metri. Sono circa le nove, ma la luce è ancora forte e basta da sola ad illuminare in modo sufficiente per vedere senza torcia. Dobbiamo ancora immergerci che avvistiamo due e tre galletti che strisciano sulla sabbia e tanti granchi si muovono scomposti, ma praticamente in fila, in direzione degli scogli. Decidiamo di scendere subito, potremmo già perderci qualcosa pinneggiando solo in superfice.
Ci si dà l’Ok, si scende e l’immersione inizia.
Appena scesi si vede a circa 10 metri un gronco che si fa facilmente fotografare, vari polpi vengono beccati e non mancano batti-batti e piccoli crostacei, ma a sorpresa ecco il primo cavalluccio marino.
Il tempo di fotografarlo e si continua a perlustrare gli scogli. Mediamente la profondità è di circa 5 metri, ma in almeno tre punti ci sono dei buchi che arrivano almeno a dieci metri
Nel più profondo dei tre a circa 15 metri troviamo con grande stupore una piccola aragosta. Salire e scendere è fastidioso sia per l’assetto che per le orecchie, ma per la vita bentonica rigogliosa che stiamo trovando vale la pena questo sforzo. Nonostante i 21 gradi di temperatura in superficie, in alcuni punti trementi termoclini ci fanno rabbrividere e rimpiangere di non avere la stagna. In particolare Alex, in fa in un paio di volte il segnale di brivido. Si decide di ritornare e si attraversano gli scogli e si continua la perlustrazione. Ogni tanto si trovano paretine piene di tunicati, spugne e spirografi. Avvistiamo anche una gallinella non molto grossa nascosta in mezzo alla mucillagine.
In un'altra piccola prateria di Poseidonia vediamo due piccoli cavalucci, ci possiamo ritenere fortunati e decidiamo di tornare (siamo già a circa 70 minuti d’immersione)
Prima di arrivare alla spiaggia attraversiamo la seconda fila di scogli che dalla parte esterna esibiscono quasi 10 metri di profondità. Qui troviamo (udite, udite) una mustella in compagnia di un paio di piccole cernie.
Si ritorna verso la spiaggia e si conclude l'immersione dopo circa 83 minuti.
A questo punto punto devo dire, che ogni riferimento con la realtà di questa relazione è puramente casuale e se qualcuno fosse arrivato a questo punto credendo di leggere cose vere, può anche provare a tuffarsi nel canale sotto casa alla ricerca di qualche parete da sogno.
Se per un attimo avete creduto di avere sotto casa un posto da sogno (Vittorio stava già preparando i documenti per segnalare la richiesta di valorizzazione ambientale al comune), purtroppo vi dobbiamo confermare che tutto è quel che sembra.
Si ringrazia internet per le foto false e Antonio a cui ho fregato la foto del gronco e della mustella con le cernie ( i polpi ed il batti batti c'erano davvero) .